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Marco Plebani - 2 Inediti e selezione




***

 

 

Esisti perimetrata da muri abbraccianti,

calpestata su pattern persiani

dissepolti su stoffa,

gioia di questo giorno immune.

 

Nè fiori né ombre sotto al neon.

 

Arrivare nudi a nuove cadenze.

 

 

***

 

 

Guerra nuova in riscaldo,

fredda pareva.

Non diremo agli alunni

che non avremmo più temuto

scacchieri

forieri

di missili a lungo raggio

e tremato come balaustre d'alluminio

appoggiate da mani malferme.

 

Qualcuno assemblerà

futuri tavoli, robusti,

di noce,

per firmare accordi

e preparare voli d'oltreoceano.

 

 

 

 




Selezione degli editi da Decimo Dan, Edizioni La Gru, 2022




ISTRUZIONI PER L'USO


Leggimi, lettore, se questo vuoi:

fallo con voce

bassa,

lenta,

modulata,


medianica,


affrettata ove è necessario.


Che tu possa, lettore, aderire

a codesti dettagli inconoscibili;

impara, però, predisposto silenzio.




ADESIVA


E quando sarà caduto l'ultimo

timore tratterremo io e te

necessaria acqua e carbonio.

Non andartene, mia adorata.

Il mare evapora

povero ed in continuazione.


Una vita adesiva aderisce.




ALEXANDER RODCHENKO E VLADIMIR MAJAKOVSKIJ


Abbiamo cantato e fotografato

la rivoluzione inquadrando i figli

di madre Russia dal basso verso l'alto.

Il popolo verticalizzava verso il futuro.

Ma ogni natura umana è più grande

d'ogni universo possibile:

Vladimir si è sparato al cuore

ed io, Alexander,

l'ho fotografato come un bimbo sotto le coperte.



IL FAGIANO UCCISO


Volatile, letale è stata la

tua conoscenza con me medesimo.


Sarai nato, credo, poco tempo fa,

Sarò nato, credo, di trentacinque ora

sono primavere agresti.


Destino, sei una riserva d'onda,

una ruota sotto un parafango.

La puzza di piume nel radiatore.


Famebondo mi recavo a casa.

Famebondo anche tu.


Rossa energia, sangue rinnovabile

ho nel corpo, mentre il tuo cruore

ho diffuso sull'asfalto per sempre.


Bastati sarebbero stati pochi

secondi e svettato non avresti

la corsa tua ultima addosso me.


Dal fango sono nato, anche tu.


Quando morirò vorrò conoscere

la tua sembianza vera e chiedere

scusa a tutte le anime del mondo.




DÉJÀ VU AUDIO


All'alba una sensazione forte,

all'alba un déjà vu, completamente

sonoro, completamente sudando,

completamente audio.

Tuonava e pioveva:

dente di lupo,

corsa di lepre,

qualcuno è a caccia di qualcuno,

speriamo di me,

da femmina nuova.




Marco Plebani, nato a Jesi nel 1978, insegna lettere a Macerata. Con il suo precedente lavoro intitolato Un giorno qualsiasi (Edizioni OTMA 2011) si è classificato secondo al premio A.U.P.I. (Albo Ufficiale Poeti Italiani). L’ultimo libro è Decimo Dan, (Edizioni La Gru 2022), silloge che raccoglie le liriche composte in un arco temporale di oltre 2 decenni (1999-2021).

1 Comment


Marco Plebani
Marco Plebani
Jul 10

Grazie di cuore, vi abbraccio.


Marco

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